Il comune di Spello si estende su un’area equamente distribuita fra pianura(41%) collina(45%) e montagna(14%). La collina è ricoperta da un ampio manto quasi ininterrotto di oliveti, sistemati a terrazze su un terreno “renaro”(un suolo friabile e di fondo rossastro,adatto a questa coltura). La montagna invece vede il sopravvento della vegetazione naturale, con la presenza di numerose essenze : la quercia, l’elce, il carpine, l’ornello; il pino nero, il pino d’Aleppo, il cedro deodora, il cipresso(le conifere sono frutto di rimboscamento), mentre nel sottobosco si trovano varie specie di funghi e i preziosi tartufi neri. Aggrappati a due contrafforti del fianco orientale della montagna si trovano i villaggi medievali di Collepino e S. Giovanni. Spello è ricca di testimonianze storiche. Vanta origini preromane, tuttavia è dalla fondazione della romana “Colonia Iulia Hispellum” che inizia il periodo storico non solo documentato ma più importante. Essa avvenne presumibilmente dopo la guerra di Perugia, che nel 41 a.C. vide Ottaviano impadronirsi di quella città fedele ad Antonio, devastandola. Il territorio della colonia si ottenne attraverso tagli dei territori confinanti. In poco tempo la città acquistò un notevole rilievo soprattutto economico: lo provano non solo i numerosi e importanti monumenti di quel periodo, ma anche i due possedimenti extraterritoriali assegnatile da Augusto: quello dei Bagni del Clitunno(nei pressi di Spoleto) e quello dell’attuale Civitella d’Arno(nei pressi di Perugia). Verso la fine del secolo Spello entrò nell’orbita dei Baglioni di Perugia, che la dominarono, pur tra alterne vicende di altre signorie(Gian Galeazzo Visconti, Braccio da Montone, Guido Antonio da Montefeltro), fino al 1583. E’ questa un’epoca di intensa attività artistica per la città, che si arricchisce di alcuni capolavori rinascimentali(primo fra tutti la Cappella del Pinturicchio). Nel nostro secolo Spello viveva ormai da molto all’ombra del passato. Nel dopoguerra la situazione economica era desolante, l’emigrazione notevole. Poi ha avuto inizio il risveglio economico, l’industrializzazione, l’iniziativa culturale e turistica. Un cenno a parte merita appunto la vita culturale di Spello, che nel corso dei secoli ha avuto momenti e personaggi di notevole rilievo. Il Rinascimento portò numerosi artisti e letterati, sia di altre città, come il Perugino, il Pinturicchio, Niccolò Alunno e Rocco da Vicenza, sia di Spello, come il pittore Tommaso di ser Francesco detto il Corbo e il poeta Francesco Mauri(1500-1571), autore di un lungo poema latino più volte ristampato e tradotto, la “Francisciade”. Avvicinandoci ai nostri giorni, ci imbattiamo in due delle personalità più notevoli della vita culturale e spirituale italiana contemporanea: Giacomo Prampolini(1898-1975), l’autore della “Storia universale della letteratura” e Carlo Carretto(1910-1988), prima presidente nazionale dell’Azione Cattolica, poi instancabile animatore di opere di apostolato. Il resto è realtà dei nostri giorni. La popolazione attuale del comune è di quasi 8000 abitanti.



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